In Italia, il settore Automotive è più all’avanguardia che mai: è questa l’opinione di Marco Marinucci, CEO di Mind The Bridge, organizzazione a supporto delle società innovative e delle start-up.

Secondo Marinucci, per quanto riguarda le automobili il nostro Paese non sarebbe infatti secondo a nessuno: “Contrariamente a quanto siamo abituati a leggere, l’Italia proprio nel settore Automotive e Insuretch si mostra 5-6 anni in avanti rispetto agli altri paesi, con circa 7 milioni di connected car su cui sono installate le black box, l’Italia è all’avanguardia nei nuovi business model per le assicurazioni grazie all’analisi dei comportamenti degli utenti monitorati dai sistemi telemetrici”.

Si tratta senza ombra di dubbio di dati interessanti che permettono, una volta tanto, di avere un quadro positivo dell’economia italiana applicata a una specifica industria – una di quelle, tra l’altro, in cui il nostro Paese è considerato vero e proprio esempio nel resto del mondo sia per la qualità dei suoi veicoli che per il loro stile.

L’analisi effettuata da Mind The Bridge pare inoltre non poter essere accusata di alcun campanilismo, dal momento che l’azienda opera anche in grande sede a San Francisco, capitale della Silicon Valley. Al contrario, la tesi di Marco Marinucci sarebbe la logica conseguenza delle informazioni ottenute nel corso della prima edizione del Global Matching Program di Mind the Bridge, dedicato proprio ai mercati Automotive e delle Assicurazioni.

L’evento, considerato di primaria importanza a livello internazionale, ha ospitato 25 start-up e 23 grandi aziende di settore provenienti da tutti i mercati internazionali tra le quale, per quanto riguarda il settore automotive, hanno figurato Hyundai e Renault.

“Siamo molto orgogliosi dei risultati e dell’entusiasmo dimostrato dalle aziende in questa prima edizione – ha commentato Marinucci, – “Tutto è nato con il nostro Report ‘European Innovation Outposts in Silicon Valley’ da cui è emerso che i settori Automotive e Fintech sono quelli maggiormente rappresentati dalle aziende europee con un avamposto in Silicon Valley. Così ad aprile siamo partiti con il programma e oggi finalmente ospitiamo il Demo Day per presentare le startup a una selezione di 23 grandi aziende provenienti da Stati uniti, Regno Unito, Germania, Italia e Corea del Sud”.