Sono disponibili ancora due mesi per approfittare delle agevolazioni fiscali previste per il 2020 per i processi di trasformazione digitale delle imprese, che includono anche i beni industriali destinati all’ormai nota Industria 4.0.
Senza entrare nello specifico dei molteplici e diversificati bonus che il Governo ha varato o confermato all’inizio dell’anno, ricordiamo che è possibile ottenere diversi benefici in funzione della tipologia dei beni agevolabili.
Per quanto riguarda in particolare i beni materiali legati all’ambito Industria 4.0, il credito di imposta può essere concesso nella misura del 40% del costo di acquisizione per investimenti fino a 2.5 milioni di euro. Se la quota di investimenti è invece superiore a questa cifra, il credito d’imposta spettante sarà pari al 20% fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro.
Tutti questi bonus fanno riferimento a beni industriali di tipo strumentale, e vanno a sostituire i precedenti superammortamento e iperammortamento.
Sommario
La Nuova Sabatini per i beni strumentali
Un’altra interessante agevolazione sui beni industriali ancora fruibile per gli ultimi mesi del 2020 riguarda la cosiddetta Nuova Sabatini, ossia lo strumento agevolativo destinato alle piccole e medie imprese che prevede un contributo da parte del Ministero dello Sviluppo Economico per abbattere gli interessi sui finanziamenti accesi per acquistare beni strumentali a uso produttivo, impianti e attrezzature.
L’entrata in vigore del Decreto Semplificazioni, lo scorso settembre, ha comportato alcune novità in merito – la più importante delle quali prevista dall’art. 39: il Ministero potrà erogare il contributo in un’unica soluzione per finanziamenti di importo massimo pari a 200.000 euro, di fatto raddoppiando quella che era la soglia precedente. Sebbene sia importante ricordare che la soglia non sarà retroattiva e farà dunque riferimento esclusivamente alle domande di agevolazione a banche e intermediari finanziari presentate dalle aziende a partire dal 17 luglio scorso, l’iniziativa rimane senza dubbio degna di nota.
In termini pratici, le imprese che dal 1° maggio 2019 al 16 luglio 2020 si sono viste deliberare un finanziamento fino a 100,0000 euro per l’acquisto anche in leasing di attrezzature, impianti, macchinari, beni strumentali a uso produttivo, hardware, software e tecnologie digitali potranno ottenere in un’unica soluzione il contributo in “conto impianti” erogato dal Ministero. Diversamente, le aziende che hanno ottenuto un finanziamento per la medesima tipologia di acquisti a partire dal 17 luglio scorso potranno richiedere lo strumento agevolativo statale applicato a una soglia di finanziamento doppia (fino a 200.000 euro).
Ricordiamo che la Nuova Sabatini si riferisce agli investimenti che le PMI effettuano per beni di autonomia funzionale e correlati all’attività produttiva dell’impresa. Su tali investimenti il Ministero dello Sviluppo Economico eroga un contributo in proporzione degli interessi, calcolandoli su un finanziamento di 5 anni e di importo uguale all’investimento per i seguenti tassi di interesse:
- Investimenti ordinari: 2,75%
- Investimenti in tecnologie digitali e sistemi di tracciamento e pesatura rifiuti: 575%
Le agevolazioni “storiche” per gli investimenti nell’Industria 4.0
Andranno infine tenuti in considerazione i contributi già precedentemente disponibili e che, nello specifico, fanno riferimento al 3.575% per gli investimenti in tecnologia nell’ambito dell’Industria di 4.0.
Ricordiamo che i beneficiari di questi bonus fiscali sono le imprese italiane, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza e dal regime fiscale per la determinazione del reddito, e che gli incentivi saranno naturalmente possibili soltanto se sono rispettate le normative di sicurezza relative ai luoghi di lavoro.




